Controlli incrociati sui 730: ecco chi rischia moltissimo

Negli ultimi anni, il sistema fiscale italiano ha visto un’evoluzione importante sul fronte dei controlli, grazie all’uso sempre più sofisticato delle tecnologie e delle banche dati.

In questo scenario, anche la dichiarazione dei redditi, e in particolare il modello 730, è diventata oggetto di una vigilanza più puntuale e automatizzata. Sempre più contribuenti si affidano alla versione precompilata, ritenendola sicura, ma la realtà è più complessa: alcune modifiche, anche minime, possono attivare procedure di verifica.

dei documenti di 730 e una calcolatrice
Controlli incrociati sui 730: ecco chi rischia moltissimo – promocatanzaro.it

Tra i vari ambiti monitorati, ve ne sono alcuni particolarmente sensibili, dove l’attenzione dell’amministrazione è maggiore. Comprendere come si muovono questi meccanismi è fondamentale per evitare errori e imprevisti.

Le regole del Provvedimento e il sistema tessera sanitaria

Con il Provvedimento del 3 luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha rafforzato il meccanismo dei controlli incrociati sulle spese sanitarie detraibili, basandosi sulle informazioni provenienti dal Sistema Tessera Sanitaria. Questo sistema registra visite mediche, esami diagnostici, terapie e farmaci acquistati, anche per i familiari fiscalmente a carico, e trasmette i dati all’Agenzia entro il 31 marzo di ogni anno.

Quando il contribuente modifica la dichiarazione precompilata, ad esempio cambiando l’importo o inserendo nuove spese sanitarie non presenti, il sistema attiva automaticamente delle segnalazioni. In questo caso, gli operatori dell’Agenzia effettuano un controllo formale e chiedono la documentazione giustificativa per verificare la veridicità delle modifiche.

donna che legge diversi documenti cartacei e digitali seduta alla scrivania
Le regole del Provvedimento e il sistema tessera sanitaria – promocatanzaro.it

Chi inserisce spese senza una prova documentale rischia il recupero delle somme, sanzioni fino al 30% e gli interessi. Per questo motivo, è essenziale conservare ogni ricevuta, fattura o scontrino parlante, soprattutto quando si tratta di spese aggiunte manualmente. Anche se l’uso della dichiarazione precompilata offre vantaggi, la massima attenzione va prestata in caso di modifiche, perché è proprio lì che si concentrano i controlli più severi.

Chi rischia di più e come difendersi

Tra i contribuenti più esposti ai controlli dell’Agenzia delle Entrate ci sono coloro che decidono di modificare o integrare le spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi rispetto a quanto già riportato nel modello 730 precompilato. In particolare, finiscono sotto la lente d’ingrandimento le spese effettuate presso professionisti privati non accreditati al Servizio Sanitario Nazionale, come psicologi, dentisti o oculisti privati.

In questi casi, è indispensabile conservare fatture dettagliate e dimostrare il pagamento con strumenti tracciabili, come bonifici, carte o bancomat. L’inserimento di spese prive di giustificativi validi attiva facilmente le segnalazioni automatiche da parte del sistema informatico dell’Agenzia.

La mancanza di tracciabilità o di documentazione può comportare la perdita della detrazione e l’attivazione di verifiche fiscali formali. Anche rimborsi superiori alla media, o non coerenti con il reddito dichiarato, possono far scattare controlli più approfonditi. Per difendersi efficacemente, è consigliabile predisporre un fascicolo ordinato con tutti i documenti di spesa, le prove di pagamento e una copia del modello precompilato originale. Rispondere tempestivamente alle richieste dell’Agenzia è il modo migliore per evitare sanzioni, interessi o accertamenti più invasivi.

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